Nonni resilienti in tempo di pandemia: vivere in cordata!

Resilient grandparents in times of a pandemic: Living in partnership.

The problem under consideration. This contribution refers to the studies conducted by the Generational Encounters Laboratory and by the A.R.I.P.T.Fo.R.P. more recently in the perspectives of social psychology and aging to address the problem of the pandemic as rift generated in the time axis. The social representations and practices of the elderly regarding an evolving society - between past, present and future - are analyzed by reading the results in the light of the reference theories (Mead, 1934; Moscovici, 1961/1976; Markus, 1977) and in an intergenerational perspective. Participants. In this first phase of the survey, 56 semi-structured interviews were collected for residents in some contexts in Northern Italy (38 in the cities of Milan, Bergamo, Brescia and Lecco) and in the Center (18 in the cities of Arezzo, Viterbo, Rome). Objective. The objective of the exploratory research is to reconstruct the experiences, emotions, attitudes - in synthesis the social representations - (Moscovici, 1961/1976, 1984, 1988, 2000, 2001) and the practices of the over 65 before, during and after the pandemic in different Italian territorial contexts. Method. The interview is the tool that was selected with the aim of reconstructing the representations and social practices of the participants. The semi-structured interview outline was built ad hoc for research and is divided into three sections concerning the social representations and practices of the elderly before, during and after the Coronavirus. The analyzes were conducted using the IRAMUTEQ software for Descending Hierarchical Analysis (Camargo and Justo, 2013). Main results. Despite the numerous difficulties deriving from the pandemic, the results of the research highlight the presence of positive social representations that include the example of the parents and grandparents of the interviewees, responsible and strong in facing the difficulties and hardships that characterized the reconstruction after World War II. The memory of the resilient elderly (past self of society - Mead, 1934; Markus, 1977 --) enriches the cognitive and emotional baggage of those farsighted young people (present self) who will accept the challenge of "living in cordata"! This is the metaphor that, in the light of the Theory of Social Representations, helps to anchor and objectify the "pact between generations" - deriving from the wisdom of grandparents - suitable for building a rich and consolidated future self of society. Conclusions and future perspectives. Studying how the elderly represent cognitively and how they emotionally deal with the particular historical moment has been relevant in an intergenerational psycho-social perspective. The strength of the research is precisely this point of view. The interest in the results obtained suggests expanding the collection of data, also improving the research methodology to promote representativeness. Applications. The research could also catch the attention of a wider audience in addition to the academic one, encouraging the opening of spaces for reflection on the importance of intergenerational social connections. The proposal that derives directly from the research results is that of the activation of intergenerational social laboratories (on the model of the one already active in Viterbo) in which the different generations can confront, structuring a dialogue in favor of the pact between generations. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

Il problema in esame. Il presente contributo prende a riferimento gli studi condotti dal Laboratorio Incontri Generazionali prima e dall'Associazione A.R.I.P.T.Fo.R.P. più recentemente nelle prospettive della psicologia sociale e dell'invecchiamento per affrontare il problema della pandemia come generatasi nell'asse del tempo. Si analizzano le rappresentazioni sociali e le pratiche degli anziani in merito ad una società in divenire - tra passato, presente e futuro - leggendo i risultati alla luce delle teorie di riferimento (Mead, 1934; Moscovici, 1961/1976; Markus, 1977) e in un'ottica intergenerazionale. Partecipanti. In questa prima fase dell'indagine sono state raccolte 56 interviste semi-strutturate rivolte ai residenti in alcuni contesti del Nord Italia (38 nelle città di Milano, Bergamo, Brescia e Lecco) e del Centro (18 nelle città di Arezzo, Viterbo, Roma). Obiettivo. Obiettivo della ricerca esplorativa è ricostruire i vissuti, le emozioni, gli atteggiamenti - in sintesi le rappresentazioni sociali - (Moscovici, 1961/1976, 1984, 1988, 2000, 2001) e le pratiche degli over 65 prima, durante e dopo la pandemia in diversi contesti territoriali italiani. Metodo. L'intervista è lo strumento che è stato selezionato con lo scopo di ricostruire le rappresentazioni e le pratiche sociali dei partecipanti. La traccia dell'intervista semi-strutturata è stata costruita ad hoc per la ricerca ed è suddivisa in tre sezioni che riguardano le rappresentazioni sociali e le pratiche degli anziani prima, durante e dopo il Coronavirus. Le analisi sono state condotte mediante il software IRAMUTEQ per l'Analisi Gerarchica Discendente (Camargo e Justo, 2013). Principali risultati. Nonostante le numerose difficoltà derivanti dalla pandemia, i risultati della ricerca mettono in luce la presenza di rappresentazioni sociali positive che includono l'esempio dei genitori e nonni degli intervistati, responsabili e forti nell'affrontare le difficoltà e le fatiche che hanno caratterizzato la ricostruzione dopo la seconda guerra mondiale. Il ricordo degli anziani resilienti (Sé passato della società - Mead, 1934; Markus, 1977 -) arricchisce il bagaglio cognitivo ed emozionale di quei giovani lungimiranti (Sé presente) che accetteranno la sfida di "vivere in cordata"! È questa la metafora che, alla luce della Teoria delle rappresentazioni sociali, contribuisce ad ancorare e oggettivare il "patto tra le generazioni" - derivante dalla saggezza dei nonni - idoneo alla costruzione di un Sé futuro della società ricco e consolidato. Conclusioni e prospettive future. Studiare come gli anziani rappresentino cognitivamente e come affrontino emotivamente il particolare momento storico è stato rilevante in una prospettiva psico-sociale intergenerazionale. Il punto di forza della ricerca è proprio tale punto di vista. L'interesse per i risultati ottenuti suggerisce di ampliare la raccolta dei dati, migliorando inoltre la metodologia della ricerca per favorire la rappresentatività. Applicazioni. La ricerca potrebbe cogliere l'attenzione anche di un pubblico più ampio oltre a quello accademico, incentivando l'apertura di spazi di riflessione sull'importanza delle connessioni sociali intergenerazionali. La proposta che deriva direttamente dai risultati di ricerca è quella dell'attivazione di laboratori sociali intergenerazionali (sul modello di quello già presente a Viterbo) nei quali le diverse generazioni si possano confrontare, strutturando un dialogo in favore del patto tra le generazioni. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

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